Clima

La Cambogia rientra nell’area monsonica e presenta due principali stagioni climatiche. Un periodo piovoso che va da maggio a settembre, che coincide con l’arrivo del monsone durante il quale si registrano temperature moderatamente elevate. Il massimo delle precipitazioni si concentra in settembre. Da ottobre a febbraio si ha la stagione secca, con temperature piacevoli relativamente fresche. Pertanto pur essendo la Cambogia un territorio che si può visitare in qualsiasi periodo dell'anno, dal punto di vista climatico i mesi migliori sono da ottobre ad aprile.

Geografia

Il territorio della Cambogia si estende nel Sud-Est della penisola indocinese ed è racchiuso fra la Thailandia, il Laos e Vietnam, mentre il Golfo del Siam bagna a Sud-Ovest la sua costa breve e frastagliata. La catena dei monti Dangrek segna il suo confine settentrionale con la Thailandia, così come i monti Cardamomo segnano buona parte del confine occidentale e culminano nella Catena dell’Elefante che giunge al mare occupando gran parte della costa con forme vigorose e alte scarpate. Tra queste due catene e le propaggini della cordigliera annamita che si sviluppa ad oriente, si estende un ampio bacino caratterizzato dal Tonle Sap, o “Grande Lago”, e il corso del Mekong che in alcuni tratti raggiunge anche i 5 km di larghezza, in cui confluiscono tutte le acque del bassopiano. Nella grande pianura alluvionale della Cambogia centrale vive la grande maggioranza della popolazione cambogiana e si trova la capitale del Paese, Phnom Penh.

Storia

Già nel secondo millennio a.C. i Khmer avevano dato luogo ad una civiltà neolitica stanziata lungo il Mekong e il Tonle Sap, ma la vera civiltà Khmer cominciò a prendere forma solo verso il I secolo d.C., profondamente influenzata da quella indiana. L’inizio della più splendida era nella storia del Paese si ebbe nel IX secolo, con Angkor capitale e con Jayavarman II come sovrano. L’Impero Khmer fiorì e sotto la guida di Jayavarman VII (1181-1218) si espanse rapidamente arrivando a dominare un territorio che includeva il Vietnam centrale, il Laos meridionale, la Thailandia e la Birmania meridionale. A causa di una debole struttura sociale, con l’inizio del 1300 iniziò però una rapida decadenza e lo splendore di questa civiltà venne conteso fra il Siam e il Vietnam, e le ultime conquiste da parte dei siamesi nel 1594, segnarono il definitivo tramonto della potenza Khmer. Dilaniata dalle pressioni dei vietnamiti e dei siamesi, nel 1863 con il sovrano regnante, la Cambogia decise di sottomettersi al protettorato francese e nel 1887 iniziò a far parte dell’Indocina francese. Solamente nel 1945 con la salita al trono del Re Sihanouk si proclamò l’indipendenza del Paese, riconosciuta nel 1954 dagli accordi di Ginevra. Dopo anni di complessa situazione politica, nel 1970 gli Stati Uniti sostennero un colpo di stato del generale Lon Nol che gettò il Paese nella guerriglia e lo coinvolse nella guerra del Vietnam. Nell’ottobre del 1970 la Cambogia venne trasformata in Repubblica mentre Sihanouk organizzò un proprio governo in esilio e si alleò ai Khmer Rossi per combattere il governo filoamericano. La più brutta pagina della storia del Paese fu scritta dopo la proclamazione di uno Stato democratico e con l’ascesa al governo del sanguinario Khmer Rosso Pol Pot (1977-1978), responsabile di uno dei più grandi genocidi della storia moderna con lo sterminio di più di un milione di cambogiani. La Cina allora appoggiava il governo di Pol Pot che venne destituito con un intervento militare vietnamita nel gennaio del 1979 e venne così proclamata la Repubblica Popolare di Cambogia, insediando un governo con due ex funzionari dei Khmer Rossi: hun sen e Heng Samrin. Gli scontri però continuarono fra il Fronte di Unione Nazionale (FUNSK) formato da Sihanouck, i vietnamiti e i Khmer Rossi, questi ultimi appoggiati dalla Thailandia e dagli Stati Uniti. Solo nel 1990, con il ritiro delle truppe vietnamite e con l’impegno delle Nazioni Unite, terminò la guerra civile e un anno dopo Sihanouk tornò in patria alla guida di un Consiglio Nazionale Supremo. Cruenti scontri portarono, nel 1997, alla rottura della difficile coalizione tra il Fronte Nazionale Unito e il Partito Popolare Cambogiano di Hun Sen. Una volta calmatasi la situazione, Hun Sen assunse il pieno controllo del governo. Nel febbraio del 2002, dopo cinque anni di trattative tra l'ONU e il governo cambogiano, è fallito il tentativo di istituire un tribunale, formato da pubblici ministeri internazionali e cambogiani, contro i crimini di guerra compiuti dai khmer rossi. Al vertice di Cancum, nel settembre 2003, Cambogia e Nepal sono entrate a far parte del WTO: è la prima volta che l'organizzazione del commercio mondiale autorizza a farne parte due nazioni in via di sviluppo. Le recenti elezioni del 2008 hanno dimostrato la volontà della Cambogia di mantenere la continuità della linea politica, fatta di stabilità interna e crescita economica. L'ampio consenso riscosso dal Primo ministro Hun Sen, da 23 anni alla guida del governo, offre la possibilità di intraprendere quelle riforme in campo economico, sociale ed istituzionale necessarie per la modernizzazione del paese.

Ordinamento politico

Attualmente la Cambogia è una monarchia costituzionale.

Religione

In Cambogia si professa nella quasi totalità il buddismo theravada o hinayana, una dottrina religiosa che vide la sua prima diffusione dall’India meridionale. Si raccomanda di avere massimo rispetto per le pagode, le immagini del Buddha e i Bonzi. E’ tradizione tra tutti i buddisti maschi, almeno una volta nella vita, trascorrere un periodo più o meno lungo in monastero. Molti di loro completano nei monasteri i loro studi vestendo il tradizionale abito arancione. Molto diffusa è la cultura animista, preesistente fra i khmer prima dell'indianizzazione, e la credenza legata al culto degli spiriti, mentre vive ancora nel paese una minoranza musulmana che discende dai Cham vietnamiti e che oggi è composta principalmente da emigrati pakistani e afgani.

Tabù

La reputazione in Cambogia, come del resto in tutta l'Asia, è la chiave del successo. Rappresenta un valore essenziale non perdere la faccia ed essere tenuti in buona considerazione. Le famiglie, anche quelle più povere, non rinunciano ad organizzare feste nuziali spendendo cifre esorbitanti pur di non rischiare di sfigurare. Andare in collera ed urlare viene considerato il massimo della maleducazione. Quando si è a tavola è molto maleducato lasciare le bacchette nella ciotola in posizione verticale, perchè ricordano i bastoncini d'incenso che si bruciano in onore dei morti e se si deve porgere qualcosa a qualcuno non bisogna mai usare la sola mano sinistra (o con entrambe le mani o solo con la mano destra). Se si deve effettuare anche una piccola transazione commerciale, lo scambio dei biglietti da visita professionali è un aspetto molto importante.

Gastronomia

La cucina cambogiana è molto simile a quella thailandese e laotiana e il riso è l’ingrediente principale. Generalmente un pasto cambogiano comprende una zuppa accompagnata da tagliatelle di riso, e alcune porzioni di pesce o carne di bue. Le zuppe più comuni sono la samla machou banle di pesce, la samla chapek di maiale allo zenzero, e la samla machou bangkang di gamberetti. Fra i piatti più comuni vi sono: il trey aing, pesce alla griglia; il trey noueng phkea, pesce ripieno di gamberetti secchi; il trey chorm hoy, pesce cotto al vapore; il trey chean noeung spei, pesce fritto con verdure; il phlea sach ko composto da carne di bue e verdure condite con spezie e il khoa phoune, tagliatelle di riso cucinate in una salsa con latte di cocco. Nelle principali località non mancano però i ristoranti cinesi, vietnamiti e occidentali. Nella capitale il periodo coloniale ha lasciato come tradizione l’uso del pane che viene sfornato ogni giorno.