Clima

Il periodo migliore per visitare le Filippine è compreso tra dicembre e maggio, durante la stagione secca. Il clima è generalmente soggetto ai monsoni, ma è temperato dai venti alisei. La stagione dei monsoni sudoccidentali, che portano un tempo umido e afoso, va da giugno a novembre, mentre da dicembre a maggio soffiano i monsoni nordorientali e la temperatura si aggira su 27°C. Il mese più freddo è gennaio con 25,5°C; il mese più caldo è maggio con una temperatura media di 28°C. Il tasso di umidità è alto durante tutto l’anno. I tifoni fanno la loro comparsa ogni anno. Le tempeste tropicali vengono chiamate uragani nell’Atlantico e nel Pacifico meridionale, cicloni nell’Oceano Indiano e nella Baya di Bengal, e “willy-willies” nella parte settentrionale e occidentale dell’Australia.

Geografia

Le Filippine sono un arcipelago formato da 7.100 isole sparse su un’area globale di 300.440 chilometri quadrati. Situate a circa 1.600 km dalla costa sudorientale dell’Asia, sono delimitate dal Mar della Cina a ovest e a nord, dall’Oceano Pacifico a ovest e dal Mar di Celebes a sud. Undici isole coprono il 95% dell’area totale del paese. La più estesa è Luzon (106.000 kmq), dove si trova Manila, seguita da Mindanao (96.000 kmq), nella parte meridionale dell’arcipelago. La struttura fisica del suolo è varia. Pianure costiere si alternano a montagne, colline, vallate e terreni paludosi. L’ampio profilo costiero possiede numerosi porti naturali e baie. Vi sono anche lunghi fiumi e alcuni vulcani attivi. Circa metà del paese è coperto da foreste e il 35% è adibito a coltivazione. Le Filippine si trovano sul margine nord-occidentale della cosiddetta "cintura di fuoco" del Pacifico ed hanno un'attività sismica e vulcanica notevole. Ogni giorno si registrano circa 20 terremoti, sebbene la maggior parte di questi è troppo lieve per essere avvertito

Storia

La storia narra che all'incirca 250.000 anni fa i nostri più antichi antenati avessero raggiunto a piedi quei territori che formano le moderne Filippine. Raggiunta da Ferdinando Magellano, che vi trovò la morte perchè risultò sgradito ai capi locali, fu colonia spagnola dal 1521 al 1898, anno in cui scoppiò la Guerra ispano-americana. Con il Trattato di Parigi del 1898 la Spagna fu obbligata a cedere le Filippine, assieme a Porto Rico e a Guam, agli Stati Uniti d'America, che ne mantennero il dominio fino al 1946. Le Filippine ottennero la piena indipendenza nel 1946. Ferdinand Marcos fu eletto presidente nel 1965, dichiarò la legge marziale nel 1972 e governò il paese in qualità di dittatore fino al 1986. Con le elezioni del 1986, la vedova Cory Aquino riuscì a far tornare in vita le istituzioni democratiche, ma non riuscì a risolvere le difficoltà economiche né ad avere la meglio sull'esercito e sulla potente élite filippina. L'influenza strategica degli Stati Uniti diminuì solo dopo l'eruzione del Pinatubo del 1991, che distrusse la base navale americana Clark. Nel settembre del 1996 il governo delle Filippine e il Fronte di Liberazione Nazionale Moro hanno firmato un accordo di pace che ha messo fine, almeno formalmente, alla lotta armata combattuta per 24 anni. Nei primi tre mesi del 2003, però vi sono stati duri scontri tra l'esercito e il Fronte di Liberazione Nazionale Moro, sospettato di essere stato l'esecutore dell'attentato che il 4 marzo 2003 ha distrutto la sala d'aspetto dell'aeroporto di Davao, nell'isola di Mindanao, provocando la morte di 21 persone e il ferimento di altre 148. Le elezioni del 10 maggio 2004 hanno riconfermato alla presidenza del paese Gloria Macapagal Arroyo ma nel luglio 2005 dieci ministri del governo della presidente Gloria Arroyo hanno presentato le dimissioni, dando un segnale evidente della crisi politica che il paese sta attraversando.

Ordinamento politico

Le filippine sono una repubblica parlamentare.

Religione

Il paese è generalmente cristiano (soprattutto cattolico) e democratico. Circa il 5% della popolazione filippina è di religione musulmana. I suoi fedeli appartengono essenzialmente all'etnia Moro (si noti il nome dato loro dagli spagnoli, per analogia con gli arabi che conquistarono la Spagna, detti appunto moros, ossia "mori"). Il resto della popolazione segue altre fedi, tra le quali l'animismo, praticato dalle popolazioni di origine tribale e presente nelle sue forme rituali anche in molta parte del culto cristiano e musulmano locale, o abbraccia altri credi come l'induismo, ilbuddhista o sikhismo la presenza dei quali si spiega soprattutto per l'effetto dell'immigrazione di cittadini di altre nazionalità del sud-est asiatico.

Tabù

Le celebrazioni natalizie qui, nel paese più cristiano di tutto il continente asiatico, cominciano assai presto. Come in altri paesi che hanno conosciuto la colonizzazione spagnola, centro di tutte le tradizione è la Misa de Gallo, la messa di mezzanotte che può durare anche fino all'alba. Numerose sono anche le rappresentazioni della Natività e delle peripezie della Sacra Famiglia che si tengono sino al giorno dell'Epifania. In ogni casa delle Filippine si trovano le lanterne di Natale, lampade colorate e decorate. Piatto tipico è il Bibingka, una torta salata a base di riso e verdura, assieme al quale si beve una particolare qualità di tè, il salabat. Le Filippine sono uno dei paesi più cattolici del mondo. Durante tutto l'anno si svolgono numerosi festival, spettacoli e processioni. Pasqua è sicuramente la festa più importante. I filippini celebrano la Quaresima in un'atmosfera festosa. Associano la cerimonia religiosa alla teatralizzazione degli avvenimenti. Le celebrazioni sono ricche di vita, fervore e devozione. In occasione della "Lantern procession", le vie vengono riempite con centinaia di carri e statue a grandezza naturale che rappresentano la passione e la morte di Cristo. Le sfilate, chiamate "Carozas", segnano la fine dei festeggiamenti. I "Cutud Lenten Rites" mettono in scena le varie tappe delle crocifissione di Cristo (la passione e la morte). Questo spettacolo, che può sembrare barbaro agli occhi degli occidentali, è per i filippini penitenti un mezzo per testare la loro fede e avvicinarsi a Dio. I filippini danno inoltre molta importanza alla famiglia, al matrimonio e allo spirito clanico. Cortesi e profondamente rispettosi, detestano i diverbi e le situazioni conflittuali. Spesso, in caso di rifiuto, invece di dire un no deciso preferiscono usare perifrasi.

Gastronomia

La cucina filippina presenta elementi cinesi, malesi e spagnoli. Uno spuntino che viene sovente consumato a colazione o al pomeriggio è la merienda. Molto richiesti di sera sono piccoli spiedini di carne o di pesce. I piatti più diffusi, sempre accompagnati dal riso, sono la carne e le verdure cotti con aceto e aglio, la cernia alla griglia, gli stufati di carne e vari tipi di zuppe (con riso o taglierini in brodo di manzo, pollo, fegato, frattaglie o verdure).