Clima

La grande estensione del territorio thailandese implica una grande varietà di climi. Principalmente si possono distinguere tre stagioni ben definite: la stagione calda, da marzo a giugnocon temperature che si attestano sopra i 30°C ; la stagione delle piogge, da luglio a ottobre; e la stagione fresca, da novembre a febbraio. Durante la stagione delle piogge le temperature sono sempre a livelli molto alti, ma i brevi e frequenti acquazzoni che si rovesciano sul paese, impennano il tasso di umidità. In questo periodo vi è una marcato differenza tra la costa occidentale, molto piovosa, e quella orientale, molto più secca.

Geografia

La Thailandia si estende nella sezione centrale della penisola indocinese e copre una superficie di 513.115 Kmq confinando a nordest e a est con il Laos, a sudest con la Cambogia, a sud con la Malaysia e a ovest e nordovest con la Birmania, oggi Myanmar. Il Paese misura da nord a sud circa 1700 chilometri di lunghezza e raggiunge una larghezza massima di 800 chilometri. Il punto più stretto della Thailandia, a sud, ai confini con la Birmania, raggiunge appena i 15 chilometri. La sua configurazione ricorda vagamente la testa di un elefante con la proboscide che va a formare la penisola meridionale. La più grande delle isole thailandesi è quella di Phuket con una superficie di 560 kmq.

Storia

Le prime popolazioni Thai dell’Indocina centrale furono sottomesse, tra l’XI e il XII secolo d.C., al potere dell’impero dei Khmer della Cambogia, a quel tempo in piena fioritura. Verso la prima metà del secolo XIII, attorno alla città di Sukhothai, si formò un primo regno siamese indipendente che si estese ad una parte della Malaysia, alla bassa Birmania e al Laos settentrionale. Un nuovo regno siamese indipendente nacque soltanto nel 1587, ad opera di un principe ereditario di Ayutthaya, Naresuen, che con una serie di geniali campagne militari, sconfisse i birmani e si impossessò dei territori che i birmani avevano strappato alla Thailandia. . Nel 1764 la Thailandia entrò nuovamente in guerra con i birmani che, nel 1767, riuscirono a prendere e a saccheggiare Ayutthaya. La capitale venne quindi spostata a Bangkok e dopo un breve regno di Phya Tak, un generale che riuscì a scacciare i birmani dal Paese, si costituì la nuova dinastia di Phya Chakri, che nel 1782 si proclamò re con il nome di Raam I. Nei primi decenni del nostro secolo la Thailandia seguì graduali riforme modernizzatrici ma alcune contraddizioni sociali portarono, nel 1932, ad un colpo di stato che trasformò il Paese in una monarchia costituzionale. Ben presto all’interno del partito del popolo nato dalla rivoluzione si manifestarono profonde fratture e prevalse un potere militare che influenzò il Paese per i prossimi due decenni. Dopo la caduta del potere giapponese, in Thailandia si susseguirono numerosi colpi di stato, senza però mai mettere in discussione il regime monarchico. Per diversi anni il paese fu guidato dai militari e con l’allineamento, negli anni sessanta, della politica di Bangkok con quella di Washington, conobbe uno straordinario “boom” economico che però accentuò lo squilibrio tra la massa e una piccola cerchia di benestanti. Queste difficoltà sfociarono, nel 1973, in una grandiosa rivolta studentesca che innescò la caduta del governo militare che durava ininterrottamente fin dal 1947. Un governo provvisorio elaborò una nuova Costituzione, entrata in vigore nel 1974, e indisse le elezioni per il 1975. Un susseguirsi di brevi governi democratici e socialisti portarono al colpo di stato del 1976 che portò al potere un nuovo regime militare. Vi fu una nuova ondata di colpi di stato che innescarono forti tensioni fra i militari ed i civili. Il 23 febbraio del 1991 un ennesimo colpo di stato fu capeggiato dal generale Suchinda che dopo la sanguinosa rivolta del 1992, venne destituito da Anand Panyarachun, a capo di un governo di transizione, appoggiato pienamente dagli Stati Uniti. Si segna così il ritorno delle regole democratiche in Thailandia. Nel 1997 il crollo della moneta thailandese ha avuto effetti devastanti anche sull'economia dei paesi limitrofi, ma con l'inizio del nuovo millennio l'economia thailandese ha smesso di precipitare, ed è stato registrato un incremento del PIL intorno al 4,6%. Inoltre, il 2000 ha segnato una tappa importante anche nella vita politica del paese: per la prima volta si è svolta l'elezione diretta del Senato che dovrebbe in futuro riuscire ad esercitare un controllo più forte sulla corruzione del governo e della camera bassa. Ora i tentativi di estirpare la corruzione sembrano essere stati messi in atto, ma i thailandesi che vivono nella povertà non credono alle promesse e chiedono più riforme. Dopo un periodo di tranquillità, la situazione precipita nel 2006, quando un colpo di stato guidato dal generale Prapart Sakuntanak mette fine al governo del magnate delle telecomunicazioni trasformato in politico Thaksin Shinawatra, sospendendo tutte le cariche governative oltre al Parlamento e alla Corte Costituzionale.

Ordinamento politico

Attualemnte la Thailandia è una Monarchia Costituzionale e nonostante nella cultura thailandese la monarchia e l'attuale re siano molto amati si teme l'avvento al trono del figlio del monarca in quanto in Thailandia non tutti confidano nelle sue capacita' : dal 1946 è al potere il re Bhumibol della dinastia Chakri e i militari, pur mantenendo una posizione privilegiata, sono stati affiancati da politici eletti democraticamente. Il Primo Ministro, attualmente Th. Chinnawat, è designato tra i 500 membri della Sapha Phuthaen Ratsadon (Camera dei Deputati). I membri di quest’ultima, eletti ogni 4 anni, compongono l’Assemblea Nazionale in unione con il Senato.

Religione

La religione ufficiale in Thailandia è il Buddhismo Theravada che e' la radice di quella che e' la cultura thai, professato da circa il 95% della popolazione ed introdotto nel Paese nel 329 a.C. Il Buddhismo esercita una forte influenza nella vita quotidiana del popolo thai e i monaci sono figure molto rispettate. In Thailandia c’è però una grande tolleranza religiosa che e' prerogativa positiva e della base della cultura thailandese. Cio' permette la pacifica convivenza di altre fedi come l'islamismo (4%), il cristianesimo (1%) e l’induismo. Legata alla vita religiosa vi è una particolare creatività artistica che trova nelle sue forme architettoniche e nelle pitture, una profonda espressione della stessa dottrina buddista. Sarà quindi necessario acquisire qualche elemento della simbologia artistica thailandese per comprendere i contenuti di straordinarie opere che rendono affascinante questo paese. Il buddismo, inoltre, non esclude le visioni del mondo proposte da altre religioni, e perciò, in Thailandia si sono sviluppate molte altre minoranze; mussulmani, cristiani, indù o sikh, professano liberamente le loro fedi e convivono pacificamente.

Tabù

Le scarpe devono essere tolte anche quando si entra in una casa privata. No si deve mai toccare la testa di qualcuno perché è considerato un segno di disprezzo; la testa è la parte più nobile del corpo. Indicare qualcuno con i piedi è considerato come la peggiore delle ingiurie, perché il piede è la parte più disprezzata del corpo. Ogni immagine del Buddha, grande o piccola, rovinata o intatta che sia, è considerata un oggetto sacro e quindi va rispettata e non ci si deve arrampicare sopra per scattare le fotografie Uomini e donne nella cultura thai non si baciano nemmeno nei film , nei quali non ci sono mai scene di sesso. Nei film importati dall'estero le scene di nudo sono censurate. I thai sono un popolo pacifico ed estremamente tollerante, certe volte anche un po' troppo, specialmente nei confronti dei turisti maleducati. "Sanuk" in Thailandia significa godersi la vita, vivere in allegria, non prendersi troppi pensieri. Sanuk è prendere la vita con filosofia, senza preoccuparsi troppo del domani: tutti i fatti della vita, anche le malattie e i problemi quotidiani vanno presi con una buona dose di sanuk. In genere le regole di buona Educazione e cortesia che valgono per gli italiani sono cosiderate tali anche per per la cultura thailandese. In Thailandia in pubblico sono da evitare imprecazioni e gesti di minaccia, espressioni di rabbia sono considerate segni di mancanza di carattere e di debolezza, una buona norma e' restare sempre calmi ed abbozzare un sorriso in ogni occasione, cio' aprira' ogni porta e permettera' di risolvere piu' facilmente ogni eventuale problema.

Gastronomia

La cucina thailandese offre combinazioni di erbe, ingredienti freschi di mercato e spezie. Ma ciò che caratterizza di più la cucina thailandese ed ha contribuito maggiormente a renderla famosa in tutto il mondo è la sua componente principale : le pietanze sono di solito calde e piccanti. Tuttavia vi sono tante pietanze che meritano di essere assaggiate, dotate di sapori anche molto diversi fra loro. Vi è una forte presenza in tutta la cucina thailandese in Thailandia anche del chilli. Ed ancora la cucina thailandese spesso si esprime in un gusto agro-dolce , zuppe con pietanze alla griglia o fritte,curry con vegetali cotti o fritti. Parte del suo piacere viene dall'ornamento,i thailandesi dicono:"bisogna mangiare con gli occhi". In Thailandia i piatti thailandesi vengono serviti simultaneamente sulla tavola ed ognuno ha un piatto di riso che viene rifornito quando lo si desideri. In thailandia non si usa affiggere il menù all'esterno del locale ma qualora si entri e si chieda di vedere il menù non viene caonsiderato maleducato andarsene.Lo si può fare liberamente. Il pesce in thailandia , soprattutto alla griglia ed i frutti di mare sono deliziosi e assolutamente economici.Tuttavia bisogna fare attenzione a mangiarli al ristorante di fiducia onde evitare che non siano assolutamente freschi e genuini.