Vientiane

Vientiane, la capitale del Laos, sorge sulla sponda settentrionale del Mekong, dove il fiume segna il confine con la regione nord-orientale della Thailandia. L’antica città di Vieng Chan fu fondata nel XIII secolo ma crebbe di importanza nel 1563 quando le venne assegnato il ruolo di capitale. Oggi, questa città di appena 200.000 abitanti si è sviluppata su una pianura lungo la riva del Mekong e rimane molto legata all’attività agricola vista la scarsa presenza di un’attività industriale. Nelle sue classiche costruzioni e negli ampi viali alberati ricorda il suo passato coloniale. I monumenti principali sono: il Monumento Anousavari, costruito nel 1962, su imitazione dell’Arco di Trionfo parigino, per commemorare i caduti della guerra di liberazione; Il That Luang, è invece il monumento più importante del Paese. Altro famoso tempio è il Wat Phra Khen, eretto nel 1565 per conservare il Phra Kheo, il “Buddha di Smeraldo”, sacro simbolo dei siamesi che il Re Phothisarat aveva portato a Vientiane come bottino di guerra e Il Wat Sisaket, fatto costruire nel 1824 dal Re Chao Anou è uno dei più belli del Paese.

Luang Prabang

La città di Luang Prabang, nome che significa “città della statua d’oro”, sorge a 300 metri di altitudine in un bacino naturale poco a valle della confluenza del Mekong con il Nam Seng e ad una distanza di circa 220 km da Vientiane. Fu ben presto conosciuta come la “città dalle cento pagode”, ma il suo splendore fu in seguito offuscato dalle numerose invasioni ad opera di birmani, thailandesi e cinesi. Luang Prabang fu la residenza della corte reale fino alla proclamazione, nel 1975, della Repubblica. Oggi in città si può visitare il Museo Nazionale, ospitato nell’antico Palazzo Reale e il Wat Xieng Thong che è uno dei più antichi monumenti del Laos. Proprio al centro della città si innalza per circa 150 metri la collina di Phu Sy, montagna sacra e una lunga scalinata porta alla sommità dove sorge il tempio Wat Chom Sy. Da questo punto si ha uno splendido panorama sulla città e sulla zona circostante. Altri templi da visitare sono il Wat Pak Khane, che risale alla seconda metà del 1700 e si affaccia proprio alla confluenza dei fiumi, il Wat Vixun la cui costruzione risale al 1503 ed è considerato tra i massimi capolavori dell’architettura Lao e infine il Wat May fu costruito nel 1796 come residenza di Sangkharat, il Supremo Patriarca. Fra i mercati della città il Talat That Luang è uno dei più pittoreschi del Paese, che si tiene tutte le mattine a poca distanza dalla riva del Mekong. Nei dintorni della città si possono visitare alcuni interessanti villaggi come ad esempio Ban Pha Nom che dista soli 5 km dalla città ed è un villaggio abitato dell’etnia Lu, famoso per la produzione di tessuti di seta. Ban Sai Rai è un altro villaggio Lao, che dista circa 15 km ed è raggiungibile solo via fiume. Rimane isolato nella foresta e qui gli abitanti vivono di agricoltura e di pesca. Ban Soh è, invece, un villaggio dell’etnia Meo che dista una decina di chilometri dalla città. Anche questa etnia è famosa per la sua lavorazione artigianale di tessuti. Ancora da visitare ci sono le cascate Khuang Sy, una serie di bellissime cascate immense in una fitta e selvaggia vegetazione, le grotte Pak Ou, il nome di queste grotte significa “bocca dell’Ou” e deriva dal fatto che in corrispondenza di questo luogo, il Nam Ou secondo fiume del Paese confluisce nel Mekong. Queste grotte naturali sono state trasformate in luogo sacro e sui vari livelli delle grotte sono state sistemate centinaia di piccole statue del Buddha.

Xieng Khouang

La provincia del Xieng Khouang, che si trova tra le province di Vientiane e Luang Prabang, copre un’area prevalentemente montuosa, interrotta solo dall’altipiano delle Giare che si estende alle pendici del monte Phu Bia (2819 mt.), il più alto del Paese e il nuovo capoluogo di provincia è la città di Phonsavan. Questo altopiano è disseminato di giare in pietra di varie dimensioni, molte delle quali raggiungono un peso di 6 tonnellate. Non si conosce ancora la loro età né la loro funzione, ma alcuni archeologi francesi sostengono che queste giare risalgono a più di 3000 anni fa. Alcune affascinanti rovine si trovano a Muang Khoune, a circa 30 km dal capoluogo.

Bokeo

Questa provincia montuosa è una fra le più importanti del Paese per la sua frontiera con la Thailandia e la Birmania. Fa parte del famoso territorio del “Triangolo d’Oro” e lungo tutto il suo confine occidentale è segnata dal corso del Mekong, importante via di comunicazione fra questi Paesi e la capitale. Bokeo è celebre per la presenza di più di 30 minoranze etniche che sono sparse in villaggi di montagna e lungo il corso del Mekong e Ban Houai Xay è il suo capoluogo e importante centro di commerci con la vicina Thailandia e con la Cina.

Savannakhet

Questa provincia dista circa 500 km dalla capitale ed è caratterizzata da ampie pianure coltivate. In passato trovò importanza come via di comunicazione tra le due maggiori capitali imperiali dell’Indocina, Bangkok e Huè, attraverso il valico di Lao Bao. Il Wat Sayaphum, il tempio più importante della città, ospita un monastero dove risiedono un gran numero di bonzi che si dedicano all’insegnamento della dottrina Pali.

Salavan

La provincia di Salavan si estende in gran parte sull'area del fertile altipiano del Bolevan e il suo omonimo capoluogo è posto all'estremità orientale della valle del Se Don, tra i primi contrafforti della catena Annamita.

Champassak

La provincia di Champassak è situata all’estremo meridionale del Paese e confina con i territori thailandese e cambogiano. Questa zona è caratterizzata dalla straordinaria larghezza del Mekong che raggiunge gli 11 chilometri e lungo il suo corso crea numerose isole e decine di cascate. La città capoluogo è Paksè che conta circa 30.000 abitanti. La città di Champassak oggi è un borgo spopolato e con i suoi antichi edifici in rovina. La città è sorta nel 1905 come insediamento coloniale e ancor oggi la sua architettura ricorda il passato coloniale francese. Nei dintorni della città di Champassak si possono visitare il Wat Phu, un complesso sacro, chiaro esempio di architettura Khmer e il tempio Khmer di Um Muang.