Ci sono viaggi che sogni a lungo, destinazioni che evocano immagini di lusso sfrenato, architettura futuristica e tradizioni millenarie.
Gli Emirati Arabi Uniti sono proprio questo: un contrasto affascinante tra passato e futuro, tra la quiete del deserto e il caos luccicante delle metropoli.
DUBAI: TRA LE NUVOLE E LE DUNE
Appena atterrato a Dubai, la sensazione è stata quella di essere finito in un mondo parallelo, dove ogni cosa è più grande, più alta, più scintillante. Il caldo era avvolgente, ma l’aria condizionata degli edifici sembrava volerti congelare.
La prima tappa? Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. Salire fino all’At the Top Sky, al 148° piano, è stata un’esperienza da brividi. Sotto di me, la città sembrava un plastico perfetto, una distesa di luci e strade che si estendevano fino al deserto.
Dopo la vista mozzafiato, ho deciso di esplorare il Dubai Mall, un tempio dello shopping con oltre 1.200 negozi, un gigantesco acquario e persino una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Ma ciò che mi ha lasciato senza parole è stata la Dubai Fountain, le fontane danzanti che, al tramonto, si muovevano a ritmo di musica, creando un gioco di luci e acqua ipnotico.
La sera mi sono concesso un’esperienza indimenticabile: una cena a bordo di un dhow, la tipica imbarcazione araba, navigando lungo il Dubai Creek. Il contrasto tra i grattacieli moderni e le luci dorate dei souk riflessi sull’acqua ha reso la serata magica.
DESERTO DI DUBAI: UN MARE DI SABBIA DORATA
Il giorno successivo, ho lasciato il lusso della città per immergermi nel deserto di Dubai. A bordo di un fuoristrada, ho provato il dune bashing, un’avventura mozzafiato tra le dune dorate. Il tramonto nel deserto è qualcosa di indescrivibile: il sole cala lentamente, tingendo la sabbia di sfumature dorate e rosse, mentre il vento trasporta il profumo di spezie e caffè arabo.
La serata è continuata in un accampamento beduino, tra danze tradizionali, narghilè e una cena sotto le stelle con piatti tipici come il mansaf e il mezze. Seduto su cuscini colorati, con la musica araba in sottofondo e il cielo stellato sopra di me, ho avuto la sensazione di essere in una favola da Mille e una Notte.
ABU DHABI: IL CUORE CULTURALE DEGLI EMIRATI
Lasciare Dubai non è stato facile, ma un’altra meraviglia mi aspettava: Abu Dhabi, la capitale degli Emirati.
La prima tappa è stata la Grande Moschea dello Sceicco Zayed, un capolavoro architettonico che lascia senza fiato. Il bianco candido delle sue 82 cupole, i lampadari tempestati di cristalli Swarovski e il tappeto persiano più grande del mondo rendono questo luogo un’oasi di pace e bellezza. Camminando scalzo sul marmo fresco, ho sentito una spiritualità profonda, un’armonia che avvolge ogni angolo della moschea.
Dopo questa immersione nella cultura islamica, il contrasto non poteva essere più forte: mi sono diretto al Ferrari World, il parco divertimenti dedicato alla leggendaria casa automobilistica italiana. Qui ho provato la Formula Rossa, le montagne russe più veloci del mondo. Un’esperienza adrenalinica, da brividi!
Ma Abu Dhabi non è solo lusso e adrenalina. Passeggiando lungo la Corniche, il lungomare della città, ho goduto di un panorama mozzafiato tra grattacieli, spiagge dorate e il mare azzurro del Golfo Persico.
La giornata si è conclusa al Qasr Al Watan, il palazzo presidenziale. Un luogo di incredibile bellezza, con soffitti dorati e una biblioteca che custodisce testi antichissimi. Visitandolo, ho capito che Abu Dhabi non è solo la sorella “seria” di Dubai, ma un luogo che conserva con orgoglio la sua identità e la sua storia.
DUBAI DALL’ALTO: UN SOGNO SOSPESO TRA CIELO E GRATTACIELI
Non potevo concludere il mio viaggio negli Emirati in modo più spettacolare: un tour in elicottero sopra Dubai. L’attesa sulla pista era carica di adrenalina, mentre il rumore delle pale dell’elicottero aumentava e il vento sollevato dalle eliche accarezzava il viso. Poi, il decollo: dolce, ma deciso.
In pochi istanti mi sono trovato sospeso sopra la città dei record, e lo spettacolo sotto di me sembrava uscito da un film di fantascienza. Il Burj Khalifa si ergeva come un’ago di vetro e acciaio, quasi sfidando il cielo. Da lassù, sembrava ancora più irreale, come se fosse il punto di connessione tra terra e nuvole.
L’elicottero ha virato dolcemente verso la costa, e davanti ai miei occhi è apparsa la perfetta simmetria della Palm Jumeirah, l’isola artificiale a forma di palma che è un simbolo della grandezza e dell’ingegneria di Dubai. Ho visto le lussuose ville con le loro piscine turchesi, gli hotel extralusso e, al centro, il maestoso Atlantis The Palm, che sembrava emergere direttamente dall’oceano.
Sorvolando il Golfo Persico, l’acqua cristallina si mescolava con i riflessi dorati del sole. In lontananza, il misterioso arcipelago di The World, un’altra follia ingegneristica di Dubai: isole artificiali che riproducono la mappa del mondo. Da terra sembrano solo scogli, ma dall’alto la loro forma è perfetta, come se un gigante avesse scolpito il pianeta sulla superficie del mare.
L’elicottero ha poi virato di nuovo verso l’entroterra, offrendomi una vista mozzafiato sulla Downtown Dubai, con il Dubai Mall e la Dubai Fountain, che anche dall’alto sembrava danzare leggera nell’aria. La città sembrava un mosaico perfetto di luci, ombre e architettura futuristica.
Infine, mentre il pilota si preparava per l’atterraggio, ho rivolto un ultimo sguardo al deserto, che si estendeva infinito oltre i confini della città. È incredibile pensare che, fino a pochi decenni fa, qui ci fosse solo sabbia e vento. Oggi, invece, Dubai è un sogno realizzato, un luogo dove il limite è solo l’immaginazione.
Scendendo dall’elicottero, ancora con il cuore che batteva forte, ho capito che questo volo non era stato solo un’esperienza, ma il modo perfetto per salutare Dubai dall’alto, come se stessi sigillando questo viaggio con un ultimo, indimenticabile ricordo.
Gli Emirati Arabi sono il perfetto equilibrio tra lusso, mare e futuro. Un viaggio che non è solo una vacanza, ma un’esperienza che ti lascia senza fiato e con la voglia di tornare.